Mi presento, mi chiamo Lisa, anche se in molti sul web mi conoscono con il nick Lifest.99.
Scrivo praticamente da sempre, da quando da ragazzina partecipavo a concorsi di scrittura con miei racconti alla (non così breve) parentesi su un noto sito di opinioni, fino all'ingresso nel mondo dei blog.
Ho iniziato la mia “vita da blogger” scrivendo su Viale dei Pensieri 11, blog illo tempore a collaborazione multipla, insieme ad una cara amica, finchè nel marzo del 2013, in accordo con lei -anzi molto incoraggiata- ho cercato di evolvermi e “togliere le rotelle alla bici”, rendendomi indipendente per creare un blog tutto mio. L'avrei chiamato Life Style '99, un blog che nasceva con l'intenzione di parlare di qualsivoglia argomento mi coinvolgesse nella mia vita...in my LIFE.
Non è stato semplice muovere i primi passi peremanciparmi dalla rassicurante presenza della mia amica, imbarcandomi in questa avventura non dico da sola (la sua consulenza mi è stata ed è ancora più che utile quando mi avventuro in cambiamenti di rilievo per il mio blog), ma per imparare a camminare davvero sulle mie gambe
Per anni ero stata abituata per lo più a recensire viaggi, eventi culturali e turistici sul noto portale di cui vi ho accennato poco sopra, quindi mi sono sentita quasi fuori luogo quando ho cominciato a espandere il mio raggio d'azione, affrontando argomenti molto diversi e recensendo prodotti che non ero abituata neanche ad utilizzare più di tanto, immaginate ad analizzarli, a testarli prima di descriverli.
Oggi ammetto senza false ipocrisie di essere stupita di me stessa, quando ripenso agli esordi.
Dopo 3 anni di lavoro, ho capito che era arrivato il momento di fare un salto di qualità ed ho acquistato un dominio personale, per svincolarmi dalla nota piattaforma che mi aveva ospitata.
Mi è stato chiesto una volta quale fosse stata la sfida più difficile che ho affrontato nella gestione del mio sito.
Quando qualcuno mi chiede consiglio per la gestione del suo sito,il primo è quello di non imbarcarsi alla cieca in quest'avventura pur affascinante, ma per la cui riuscita l'improvvisazione è rigorosamente vietata.
E' necessario un impegno costante, ma anche competenze linguistiche ed informatiche, una buona infarinatura di marketing, di influencing, di ranking, di grafica che non si possono e soprattutto non si devono improvvisare per fare un buon lavoro.
E poi fare del proprio meglio per rendersi interessanti ai lettori: è importante essere simpatiche e sorridenti, i post tristi e strettamente tecnici non li si legge volentieri e, quando non li si legge, finiscono presto nel dimenticatoio dei motori di ricerca
Attenzione: per restare nei motori di ricerca, è necessario prima bisogna entrarci, quindi parola d'ordine: IMPEGNO!
Il primo header di Life Style '99
Essere una blogger ha cambiato la mia vita?
Sì, è proprio come aver iniziato un nuovo lavoro.
Pensare che gestire un blog -essenzialmente mirato alle più moderne forme di marketing- sia solo un passatempo, credo sia un'idea fuorviante: perchè un sito funzioni è necessario impiegare una certa quantità di tempo, risorse, energie e conoscenze.
Non si scrive un post di qualità in 15 minuti, nè i post "camminano" da soli in giro sul web, il mio lavoro è creare post di qualità e poi riuscire a renderli visibili sul web, grazie ad una diffusione mirata sui social, ad una buona indicizzazione del testo e delle immagini, una buona impaginazione che li renda interessanti e facilmente leggibili dai visitatori.
E per fare bene questo lavoro, non puoi farlo quando hai 5 minuti liberi, ma devi dedicarvi una cospicua parte del tuo tempo e della tua vita.
E bisogna essere sempre disposti ad imparare qualcosa di nuovo perchè il tuo sito funzioni, che si tratti di esperienze, di prodotti, ma anche di marketing, di SEO, di ranking.
Le statistiche dicono che il settore più amato dai miei lettori (ed anche quello più frequentemente curato) è il Beauty, con particolare (ma non esclusivo) rilievo per la cosmesi naturale.
Da poco ho trasferito il settore Food&Wine su un altro blog a piattaforma Wordpress “Life Style in cucina”, ma potete trovare tutti i vecchi post ancora qui al capitolo Mangiare e Bere. Ugualmente mi sono decisa a fare il grande passo ed ho finalmente trasferito i miei post dedicati ai viaggi su un blog a parte: IN VIAGGIO CON LIFE STYLE '99 Potete comunque trovare una breve sintesi dei post alla tradizionale sezione Viaggiche vi rimanderà al nuovo blog.
Quanto ai paragrafiModa, Shopping onlinesono sempre attivi e spero con il tempo di dedicarvi sempre più tempo e spazio...
Life Style '99 in cucina
p.s. Le immagini di questo post rappresentano i diversi header che hanno fatto da immagini copertina del mio blog dal marzo 2013 in poi...
Le statistiche sottostanti invece vengono periodicamente aggiornate (default 30 gg)
Solo poche righe per augurare a tutti Buona Pasqua...
BUONA PASQUA ai cristiani che ne condividono il messaggio, a chi in questi giorni sta seguendo passo per passo le tradizioni che ricordano la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, perchè possano sentire dentro il cambiamento che questa festa vuole portare...
BUONA PASQUA a chi è un po' meno convinto, ma almeno due volte l'anno (Pasqua e Natale) va a messa,perchè questa festa comunque possa servire a sentirsi un po' meglio, perchè il significato di pace di questa festa ci faccia sentire tutti più uniti...
BUONA PASQUA a chi non ci crede, con l'augurio che comunque questa sia la giusta occasione per trascorrere ore serene con i propri cari,perchè tutte le occasioni che fanno stare di più insieme sono occasioni di festa...
BUONA PASQUA a tutti i bambini, che nei giorni come questi dovrebbero nient'altro che gioire della compagnia di mamma e papà ,senza preoccupazioni, senza la povertà , senza la guerra, senza i grandi cattivi...
BUONA PASQUA agli anziani che almeno nelle festività vorrebbero accanto a sè i propri figli, i nipotini,anzichè restare soli a nutrirsi dei propri ricordi...
BUONA PASQUA a chi è solo, e proprio nelle giornate di festa sente il peso di non avere accanto qualcuno da amare e che li ami...
BUONA PASQUA a chi è malato e trascorre questa festa nel timore o nella consapevolezza di non riuscire a festeggiarne un'altra...
BUONA PASQUA ai miei cantori, quei pochi che mi sono rimasti, ma che continuano a combattere con me...
BUONA PASQUA alle persone che amo,per tutte le volte che vorrei dir loro quanto contano per me, ma poi non riesco a trovare le parole adatte...
BUONA PASQUA a coloro che credono nell'amicizia,perchè riescano a godere dell'affetto di chi ha riservato loro un posto speciale nel proprio cuore,amici vecchi e nuovi, che condividono o hanno condiviso con te momenti speciali della vita...
BUONA PASQUA a quelli che ora non hanno più un lavoro, che hanno perso una persona cara, che ora lottano per mantenere alta la testa nonostante le avversità che stanno affrontando e che ancora dovranno affrontare...
Per iniziar bene il cammino, non trovo modo migliore che quello di sollecitare la golosità dei lettori.
Sarà bastato ovviamente il titolo, perchè fosse chiaro che oggi parliamo del dolce pasquale tipico delle mie parti: la pastiera napoletana.
E per illustrarvi la mia ricetta della gustosissima "pizza di grano" , come spesso viene chiamata in loco, partiamo dall'ingrediente fondamentale: il grano.
Alcune antiche ricette spiegano che il grano essiccato vada tenuto in ammollo per secoli praticamente (ok, scherzo, non è vero: si dice che siano necessari ben tre giorni, ...cambiando ogni giorno l'acqua e poi vada cotto... e poi...) e poi...e poi...
E poi?
Siamo onesti, neanche le nostre nonne ci perdono più tanto tempo!!!
Oggi si usa il grano già cotto, solitamente in comodo barattolo di vetro, pre-dosato per 10-12 persone. E' inoltre facilmente reperibile nei migliori supermercati (a un prezzo non esattamente corrispondente tra nord e sud)
Nonostante oggi si reperisca anche grano prodotto nel nord Italia, la logica vuole che io compri un grano prodotto in Campania, per la precisione in provincia di Napoli (se no che pastiera napoletana sarebbe mai?)
Gliingredienti di un buon grano in barattolo sono semplicemente :
Grano,
Acqua,
Sale
Correttore di acidità (acido citrico, ma non temete la parola acido : è in genere un prodotto naturale derivato del limone o da altra frutta).
Sui vasetti di grano precotto, di solito, è già presente una ricetta di relativa attendibilità ...ma a meno che non siate assoluti principianti, vi farete presto la VOSTRA ricetta della pastiera, che meglio possa adattarsi ai vostri gusti.
Allora...adesso munitevi di carta e penna e cominciate a prendere appunti.
Attenzione, vi ho avvertiti che proporrò qualche piccola variazione sul tema.
Cominciamo da:
LA PASTA FROLLA
500 g di farina
200 g di zucchero
280 di burro o margarina a temperatura ambiente per farli ammorbidire (o prendete direttamente la margarida morbida, anzichè in panetto)
3 uova
un pizzico di sale (non trascuratelo, serve a riequilibrare il sapore)
N.B. Attenzione: questa frolla è un tantino più burrosa della tradizionale, perciò risulterà un po' più morbida da lavorare e potrebbe rompersi, ma se ci fate un po' di attenzione il risultato sarà decisamente migliore...(usate questa ricetta anche per fare la crostata e vedrete!!!)
PROCEDIMENTO:
Mettete la farina a fontana sul piano di lavoro, al centro della "montagnetta" (tipo vulcano già che è napoletana?) ponete lo zucchero e il sale, mentre ai lati mettete il burro a fiocchetti, infine le uova al centro una per volta.
State attenti a non lavorare troppo l'impasto o la frolla finisce per spaccarsi (se capitasse, non temete: prendete l'impasto fra le mani e compattatelo col calore delle vostre mani senza lavorarlo ulteriormente, il burro sciogliendosi con la temperatura farà da collante).
Appena avrete impastato, mettete in un contenitore coperto e riponete in frigo a riposare almeno mezz'ora perchè si compatti, vi aiuterà dopo quando dovrete stendere la sfoglia.
IL RIPIENO:
Versate il contenuto del vasetto di grano in una pentola, insieme a 300 g di latte ed un bel cucchiaio abbondante di burro (strutto, per i più arditi...io uso il burro o la margarina), mescolare un po' per rendere omogeneo. Attenti a stemperare bene il tutto per non rischiare grumi.
A questo punto, mettete a cuocere il tutto a fuoco medio-basso, finchè vedrete che diventa piuttosto cremoso, facendo attenzione a girare ogni tanto perchè non attacchi sotto.
Quando sarà pronto, togliere dal fuoco per far raffreddare bene.
In un tegame a parte (che sia una terrina piuttosto grande o non ci starà tutta quella roba!), mettere:
750 g di ricotta fine (se non lo è, dovrete passarla col passaverdure o con lo sbattitore a fruste)
700 g di zucchero
l'impasto col grano di cui prima, quando si sarà ormai completamente raffreddato
Mescolare bene per amalgamare, preferibilmente con le fruste elettriche, poi aggiungere:
2 bustine di Vanillina,
7 uova intere e 3 tuorli (uno per volta) ,
2 fialette di aroma fior d'arancio o millefiori,
una spolverata di cannella
La ricetta originale prevede che si aggiungano al ripieno anche dei canditi spezzettati , ma non sono graditi a tutti (a me no, per esempio)...Comunque tenete presente che la teoria li prevede.
Una spolverata di cannella renderà il sapore un po' più aromatico.
Il composto, a questo punto, risulterà morbido e profumato.
Varianti sul tema…
1) potete -prima di amalgamare tutto- passare il grano col passaverdure, perchè il sapore risulti più delicato, magari per i bambini (ma io preferisco sentire i chicchi sul palato),
oppure:
2) potete aggiungere 300 g di crema pasticcera (ma fatela in casa, per carità ...in fondo bastano latte, tuorli, zucchero e farina), ma in questo caso sarà opportuno tagliare sui 3 tuorli.
Ma torniamo a noi ed ora...mettiamo tutto insieme!
Preparato il composto del ripieno, riprendete la frolla dal frigo, col matterello stendetela sul piano di lavoro ben infarinato e porla in una tortiera grande imburrata o in due più piccole in cui dividere il ripieno (io personalmente preferisco quest'ultima opzione); questo dovrà riempire abbastanza la tortiera perchè la pastiera risulti bella alta e sostanziosa, ma attenti a non arrivare ai bordi o in forno strariperà durante la cottura.
Con la frolla avanzata formare delle strisce con cui decorare la superficie (come si fa con una normale crostata).
In forno (io metto 170°-180° ventilato) tenere il dolce su ripiano medio-basso per circa un'ora, finchè sarà ben dorato.
Attenti, perchè la pastiera deve asciugare bene, quindi la temperatura troppo alta può esser problematica perchè se all'esterno sembrerà ben dorata, all'interno potrebbe essere ancora un po' liquida.
Quando suonerà il timer, bucare delicatamente il ripieno con uno stecchino sottile: se il vostro capolavoro sarà cotto a dovere , ne uscirà asciutto, altrimenti dovrete aspettare ancora un po' prima di spegnere il forno.
Se in superficie si dovesse spaccare un pochino, non allarmatevi, è abbastanza normale oltre che frequente.
Quando si sarà raffreddata, spolverizzare la superficie con abbondante zucchero a velo .
Non mangiatela subito, il sapore migliora decisamente dal giorno dopo.
Se invece preferite il sapore della pasta frolla cotta da poco, almeno non mangiatela finchè non sarà COMPLETAMENTE raffreddata: la pastiera tiepida non è un granchè!
Se invece proprio non avete voglia di stare tutto questo tempo in cucina (ma credetemi, il risultato vale tutta la fatica!), allora acquistatela in una buona pasticceria, ma rigorosamente preparata da mani partenopee...
D'altra parte Napoli è piena di pasticcerie che invogliano irresistibilmente i sensi...
A Napoli non è Pasqua, senza il profumo del fior d'arancio...
Questo blog nasce con l'intento di parlare di tutto... Life Style '99 Parlerò di viaggi, di cucina, di poesie, di bellezza, di narrativa...
Nasce per essere utile agli altri e a me stessa. Quando avrò voglia di parlare di qualsivoglia argomento, ve ne parlerò...e spero ogni tanto di trovare qualcuno che abbia voglia di ascoltare.