Una favola di Natale (Life Style '99 feat A drop of color) - Life Style '99

Una favola di Natale (Life Style '99 feat A drop of color)

mercoledì, dicembre 18, 2019

PREMESSA
Le storie più belle cominciano con “C’era una volta…”
E questa è la storia di un’amicizia speciale.
E’ la storia di amicizia tra i due personaggi di un racconto, ma a ben vedere è anche la storia dell’amicizia tra due persone reali.
Tutto nasce da un esperimento di queste due persone reali: cosa accade se mettiamo insieme per Natale una penna e una matita?
L’equazione dice: 1 penna + 1 matita = 1 favola illustrata.
Per Natale, io e Rossana Ghiani, illustratrice e creativa di A Drop of Color, vi regaliamo una storia illustrata, creata per i bambini, ma che sarebbe bello insegnasse qualcosa anche ai grandi.
E’ una favola intesa in senso classico, i cui protagonisti sono animali, corredata, come le tradizionali storie di Esopo, da una morale della favola.
Esopo concludeva le sue favole con Ὁ μύθος δελοι οτι, ovvero “la favola insegna che...”
Se la storia vi piacerà, potrete scaricarla gratuitamente in calce al racconto e stamparla.
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Una Favola di Natale

Testi Lisa Vingiani,Illustrazioni Rossana Ghiani


“Stai attento nel bosco, non ti allontanare troppo e torna a casa prima che faccia buio”
“Sì, mamma, stai tranquilla” -rispose la piccola volpe
“Copriti bene che fa freddo e, se iniziasse a nevicare, torna subito a casa” -ammonì Mamma Volpe, avvolgendo il suo cucciolo in una calda sciarpa.
“Ma mamma -protestò- la neve è così bella nel bosco, perché non posso giocarci solo un pochino?”
“Perché è pericoloso, il tuo nasino non funzionerà bene con la neve alta e potresti perderti nel bosco. E stai attento agli orsi!” -insistè mamma volpe
“E va bene, mamma -annuì la piccola volpe un po’ imbronciata.
Salutò dunque la mamma e si incamminò verso il bosco.

La piccola volpe passeggiava allegra e spensierata, osservando il paesaggio attorno a sè: tanti alberi erano ormai spogli e avevano lasciato cadere le foglie, formando così un tappeto variopinto dal giallo oro al marrone bruciato e la piccola volpe si divertiva, saltellando, a farle scricchiolare sotto le zampine.
Rigogliosi invece erano ancora gli abeti, i cui rami restavano ricchi di aghi per tutto l’anno, assumendo quel colore verde scuro  così in armonia con il paesaggio ormai brullo.
Era talmente tanto il suo entusiasmo, che quasi non si accorgeva del tempo che passava e che la luce ormai cominciava a divenire più fioca.

Mentre ancora schiacciava le foglie scricchiolanti con le zampine, si rese conto di non essere solo e che qualcuno lo stava osservando.
“Buongiorno, signor gufo-disse la piccola volpe
“Umf...”-sbuffò il gufo- “buongiorno, ragazzino” E fece per girarsi di spalle.
“La mamma mi ha insegnato che dare le spalle non è gentile” -gli disse la piccola volpe
“I gufi non devono essere gentili” -fece il gufo
“Tutti dobbiamo essere gentili!” -ribatté la piccola volpe
Il gufo sbuffò ancora, dandogli le spalle. La piccola volpe, un po’ delusa, fece per andar via, poi si fermò per un attimo e aggiunse “La mamma dice che essere gentili con gli altri ci rende più felici. Ed io voglio essere felice, quindi sarò gentile anche con lei. Arrivederci, signor gufo”. 
E proseguì, addentrandosi nel bosco.
Lungo il cammino, mentre ancora saltellava sul tappeto di foglie, incontrò un piccolo scoiattolo che raccoglieva nocciole e ghiande.
“Ciao, scoiattolo, ti va di giocare con me?”
“Mi piacerebbe molto” -rispose il piccolo scoiattolo- ma devo aiutare la mamma a raccogliere provviste, è oramai inverno e presto la neve coprirà il bosco e noi dobbiamo farci trovare pronti”
“La neve è stupenda, perchè non vuoi giocare con me?” -chiese la piccola volpe
Non si può sempre giocare, dobbiamo anche renderci utili a volte. E la neve è molto bella, è vero, ma farà anche molto freddo e noi avremo bisogno di chiuderci nella nostra tana per tutto l’inverno. La mia mamma dice che è pericoloso farsi sorprendere dalla neve”
“Anche la mia lo ripete sempre -rispose la piccola volpe-  ma io non sono d’accordo con lei, non vedo l’ora che nevichi!” si entusiasmò
“Stai attento -gli disse il piccolo scoiattolo- le mamme di solito hanno ragione”
La piccola volpe, un po’ delusa dalla risposta del suo nuovo amico, lo salutò, ancora con gentilezza, proseguendo nel bosco.
Ma, quando ci si diverte, non ci si accorge che il tempo passa e la piccola  volpe sembrava non avvedersi che il buio si avvicinava a grandi passi.
E felice percorreva il bosco, senza sentire la stanchezza e senza accorgersi, mentre si bagnava le zampine nel piccolo stagno, inseguendo per gioco una ranocchia, che l’acqua fosse ormai così gelida che iniziava a ghiacciarsi.
Proseguiva saltellando, con il naso all’insù, guardando le cime degli alberi, in cerca di un nuovo amico con cui giocare.
Ed ecco che all’improvviso il suo nasino sentì un minuscolo brivido di freddo...era un fiocco di neve...e poi un altro ed un altro ancora.
Che gioia era per la piccola volpe, finalmente avrebbe visto tutto imbiancarsi, correre e scavare buche nella neve e magari divertirsi con qualche nuovo amico da incontrare.
Ma la neve era più veloce di quello che pensava e la luce sempre più fioca. Stava diventando buio e il suo entusiasmo per il paesaggio innevato cominciava ad affievolirsi, mutandosi in preoccupazione.

D’improvviso notò che il tramonto non era lontano e con la neve il suo nasino ormai gelato iniziava a non sentire bene gli odori.
“Come tornerò a casa?”- si spaventò il cucciolo.
“La mamma aveva ragione, avrei dovuto ascoltarla” -piagnucolò la piccola volpe

“Ciao-sentì una vocina alle sue spalle- perchè stai piangendo?”
La piccola volpe si voltò in direzione di quella vocina. Un cucciolo la guardava sorridendo, si trattava di un animale che non conosceva.
“Mi sono perso” -rispose, piangendo- ed ho tanto freddo, non so come tornare a casa, il mio nasino è gelato e non sento più l’odore della mamma...Sta facendo buio e mi sono perso, come farò?”
“Non piangere, vieni con me a casa mia, la mia mamma sa sempre cosa fare”.
La piccola volpe accolse l’invito del suo nuovo amico e lo seguì fiducioso.

“Questa è casa mia e quella è la mia mamma” -gli disse il cucciolo, indicando la tana ed un grosso animale.
“Mi scusi il disturbo, signora, mi sono perso e suo figlio mi ha invitato a casa vostra”
“Entra pure -gli rispose il grosso animale, con voce rassicurante- casa nostra è casa tua”
“Grazie- rispose la piccola volpe più tranquilla. “Non ho mai visto animali come voi, voi cosa siete?” -chiese curiosa
“Noi? Siamo orsi!” -rispose il grosso animale

La piccola volpe ammutolì, terrorizzata. Dopo qualche istante, prese coraggio e chiese tremante: “Quindi mi mangerete per cena?
L’orsetto scoppiò in una ricca risata. “Ma che dici? Noi siamo tuoi amici! Ti ho portato a casa mia, perchè la mia mamma saprà di certo aiutarti, lei conosce bene il bosco e si sa orientare anche quando c’è la neve”
La piccola volpe arrossì, vergognandosi molto di quello che aveva pensato e si rese conto di averli giudicati male.
Mamma Orsa tuttavia non se la prese, sorrise alla piccola volpe, rassicurandola: “Stai tranquillo, ti riaccompagnerò io a casa”
Tutti insieme si misero in cammino nuovamente nel bosco, in direzione opposta stavolta, ma ben presto la piccola volpe mostrò segni di stanchezza. 
“Ti porto io” - gli disse dolcemente Mamma Orsa- riposa pure, cucciolo”
La piccola volpe accettò volentieri e si lasciò trasportare in groppa a quell’enorme rassicurante animale. 
“Che sciocchino sono stato” -si disse, mentre la stanchezza si impossessava talmente di lui, che si addormentò.
Mamma Orsa lo portò così subito fuori dal bosco, verso casa.
Uscendo dalla boscaglia, l’enorme animale si ritrovò davanti una volpe, che la guardava in silenzio, con aria impensierita.
“Buongiorno, signora Volpe -disse Mamma Orsa- ho riaccompagnato il suo cucciolo a casa, si era perso nel bosco ed era molto spaventato”.
“Grazie, signora Orsa, ero molto in pensiero, non vedendolo ancora tornare”
Al suono della voce della sua mamma, la piccola volpe si svegliò e con entusiasmo, si tuffò fra le sue braccia.
Abbracciò forte la sua mamma e poi si voltò verso Mamma Orsa.
“Grazie, signora Orsa per avermi portato a casa”
E poi rivolto alla sua mamma, disse: “Hai visto, mamma, che non tutti gli orsi sono pericolosi? Ci sbagliavamo su di loro”
Mamma Volpe sentì le lacrime salirle agli occhi, si voltò verso Mamma Orsa e le disse: “Grazie di cuore...non solo per aver riportato il mio cucciolo a casa, ma per avergli insegnato cosa sia un pregiudizio” 
L’orsa le sorrise, poi li salutò e tornò nel bosco, insieme al suo piccolo.

Mamma Volpe entrò nella tana insieme al suo piccolo e poi lo guardò corrucciata per un istante, come per rimproverarlo per la marachella, ma comprese che non ce n’era bisogno.
La madre strinse al cuore il suo cucciolo e poi restarono là in silenzio a guardare la neve.
Il paesaggio era ormai tutto imbiancato, la neve aveva coperto i grandi abeti e la prateria, le foglie scricchiolanti erano ormai sparite sotto la coltre bianca. 

“Perdonami, mamma,  non ti disobbedirò mai più. Ho imparato la lezione, bisogna sempre ascoltare la mamma. E soprattutto, grazie alla signora Orsa e al mio amico orsetto, ho imparato a giudicare gli altri solo DOPO averli conosciuti

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Se la storia vi è piaciuta, potete gratuitamente scaricarla in pdf e stamparla QUI, per leggerla insieme ai vostri bambini.

Volendo, vi consiglio di visualizzarla come di seguito, proprio come un libro da sfogliare.




stampa la pagina

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10 comments

  1. Grazie x questo bellissimo regalo! Storia e illustrazioni veramente stupende! Ho apprezzato la morale e il lieto fine! Ho appena scaricato il tutto x leggere la favola più tardi con i miei 3 bimbi. Grazie mille Lisa e grazie mille Rossana!

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    1. Grazie, Micol, sei un tesoro.
      Spero che ai tuoi bambini piaccia, fammi sapere com'è andata 😘

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  2. Ma che meraviglia!!! Letta ed ammirata con tanto piacere, Lisa e Rossana siete bravissime, grazie!!! ❤

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    1. Silvietta, che bello vederti qui, grazie, sono contenta ti sia piaciuta 😘

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  3. Che meraviglia!! Grazie stampero' e regalero a vari nipotini :*

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    1. Teresì! Fammi sapere che ne pensano allora 😘

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  4. Che bella storia, ragazze! Con un grande insegnamento! Avete fatto un ottimo lavoro, sia con le parole che con le immagini <3

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    1. Grazie Rita
      Ne approfitto per ringraziare Rossana, senza le sue illustrazioni, nessun bambino la leggerebbe, è stata bravissima ad interpretare il mio scritto.

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  5. L' ho letta tutta d' un fiato! Bellissima fiaba con un grande insegnamento per piccoli e grandi! Complimenti alle autrici, la scarico e stampo per regalarla ai bimbi!

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    1. Grazie mille, sei gentilissima, spero che ai tuoi bambini piaccia ❤️

      Elimina

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